Lo spettacolo anacronistico di un fotografo di matrimoni carico di tecnologie all’avanguardia che passeggia per i brulli territori etruschi e per le necropoli non presagisce mai niente di buono…
Beh, vi assicuro che a me non succede mai niente. Ora che ci penso l’ultima volta che ho percorso queste terre dei morti ho sentito un vuoto nel mezzo del mio essere ma sono quasi certo fosse cattiva digestione.
Stavolta la mia missione era di immortalare il più incredibile matrimonio mai fatto nei territori a nord di Roma (se pensate che dico così per ogni matrimonio per cui lavoro fareste meglio a rimangiarvi tutto!): il matrimonio di Nicole e Morgan!
La storia di questi due innamorati è molto tenera e particolare, si sono incontrati all’università della Tuscia, che si trova a Viterbo proprio in questa zona, non lontano. Morgan veniva dall’estero e faceva parte di un programma annuale tipo l’Erasmus. Passato un anno si sono imbarcati in una relazione a di stanza che presto si è trasformata nell’organizzazione a distanza del loro matrimonio.
Credo che non potessero operare scelta migliore di questa, infatti le nozze sono state celebrate a Palazzo Monaldeschi a Lubriano, un paesino da cui si può godere di fantastiche visuali che includono foreste, macchia mediterranea e la Valle dei Calanchi, una serie di particolari conformazioni geologiche simili ad un canyon di quelli che si trovano in Messico ma senza i gustosi grilli fritti.
Per un fotografo di matrimoni come me la parte migliore di tutto quanto è l’estrema fotogenicità del paesaggio che lo rende un perfetto set naturale, questo vale per tutte questo splendide terre ed ogni volta che sto da queste parti mi sento molto ispirato.
Proprio di fronte a Lubriano si può ammirare la città morta di Civita di Bagnoregio, un antico e affascinante borgo che è stato abbandonato sia perché impossibile da raggiungere in macchina e sia per la continua erosione della roccia dove è stato costruito, al giorno d’oggi ci vivono solo 6 persone, evidentemente molto romantiche, questo è il motivo per cui la chiamano la città morta...
Sarà anche morta ma per è un bellissimo soggetto fotografico.
Tutti questi ospiti internazionali hanno trasformato il palazzo in un riassunto del palazzo delle nazioni unite, c’erano persone dalla Francia, dal Cile, dagli Stati Uniti, dal Messico, dalla Nuova Zelanda e ovviamente dall’Italia, un bel gruppo simpatico e divertente e bello da fotografare.
Un matrimonio di certo è un evento solenne, è vero e ne sono certo, ma questo era così sereno, rilassato, divertente, colorato, con risate dalla mattina alla sera.
Anche per me è stato molto gratificante, gli arazzi, gli affreschi, i mobili ma anche il tappeto di petali di fronte la chiesa; tutto è stato incredibilmente fotogenico come un vero set.
Ma quello che ha reso speciale la giornata è stata tutta l’alchimia creatasi tra Nicole, Morgan e il Palazzo stesso un qualcosa di magico che non si poteva immaginare senza uno di questi elementi.
E adesso, col tramonto alle spalle, posso finalmente e felicemente percorrere queste strade polverose etrusche che mi portano in quel posto che chiamo casa.